Arnold Palmer Invitational : Day 2 Shane Lowry in testa, il taglio fissato a +4.
Ottima performance dell’irlandese Shane Lowry

che dopo il secondo giro si porta in testa a -8. Shane che ha vinto un Major in carriera (The Open nel 2019) ha segnato un -5 di giornata. Un solo bogey alla buca 16 dove è finito in messo agli alberi con il tee shot ed ha dovuto giocare un lay up in mezzo al fairway. Nonostante qualche problema con il drive Shane è fiducioso per il week-end
“Ovviamente mi sento piuttosto bene. Un totale di -8 dopo due turni su questo percorso è davvero buono. Sono entusiasta di avere un tee time tardivo domani e non vedo l’ora che arrivi il weekend.Qui ci sono molti tee shot difficili e devi davvero fidarti di te stesso. Sta migliorando, mi sono sentito un po’ meglio, ma non ancora a mio agio come di solito con il driver. Normalmente è uno dei migliori bastoni nella mia sacca. Ma sento che, quando riesco a usarlo bene, posso essere piuttosto pericoloso.Ho fatto un ottimo tee shot alla buca 18. La 18 è uno dei tee shot più difficili del campo. Se sbagli, sai già che farai bogey, o probabilmente lo farai. Dopo aver giocato male la 16 con un brutto tee shot, sono stato molto contento di come ho affrontato la 17 e la 18.

Mi sono detto qualche parola di troppo (ride). Non ho nemmeno eseguito con convinzione il mio terzo colpo. Ho visto Rory avvicinarsi alla bandiera e poi finire oltre il green, il che mi ha fatto esitare un po’. Ho provato a fare troppo con il mio terzo colpo. Poi ho fatto un ottimo pitch, ma ho sbagliato la lettura del putt, a dire il vero. Mi sembrava di aver colpito bene la palla, ma l’avevo letta per andare a sinistra ed è andata a destra. A parte quello, è andata bene. Alla 17 non hai altra scelta che farti coraggio e colpire un buon colpo. Lo stesso alla 18. Penso di aver fatto un buon lavoro.“
Al secondo posto Windham Clark, autore di un giro non all’altezza della prestazione del giovedì nonostante un birdie alla prima buca.

L’americano ha collezionato in tutto quattro birdies , ma ha sofferto alla 15 dove un brutto double bogey ha compromesso le speranze di chiudere in testa. Windham che ha agitato il pugno dopo il putt mancato spiega così il suo gesto.

“Non so se l’ho mai fatto prima. Quella buca è davvero difficile, ero arrabbiato per il tee shot e sapevo che era importante mantenere un po’ di slancio. Ogni colpo è importante. Non esulto spesso con un pugno, ma per me è stato più un gesto interiore, come per dirmi: “Andiamo!”, e mi ha dato un po’ di slancio per le ultime tre buche. È la cosa più importante. La difficoltà qui è che sai che prima o poi farai qualche brutto colpo, magari finirai in acqua o, come nel mio caso, fuori limite. Ma la vera sfida è che i green stanno diventando così duri e quasi al limite della giocabilità, quindi anche quando rimetti la palla in gioco non è finita. Potresti essere a 4,5 metri dalla buca e finire per mandare la palla oltre di quasi 2 metri perché è così veloce. È fondamentale, ogni volta che ti trovi nei guai, cercare di minimizzare gli errori.“
Giornata neutra per Rory McIlroy adorato dal pubblico e seguito per tutte le 18 buche da una folla entusiasta.

Rory ha giocato un golf aggressivo con 5 birdies e tre bogeys. Sempre alla ricerca della bandiera, a volte impreciso nel putt. Con golf audace e d’attacco il nordirlandese ha 4 colpi di distacco dal leader Shane Lowry, tra l’altro suo compagno di coppia, che ha detto
“ Penso che ci siamo divertiti facendo il nostro lavoro allo stesso tempo. So che Rory sarà frustrato per il suo finale, ma siamo entrambi nel weekend. Quando ho visto il sorteggio a inizio settimana ero molto contento. So che Rory ha un ottimo record qui, sapevo che avrebbe giocato bene e che avrei dovuto fare altrettanto per tenergli testa. Sono soddisfatto del mio lavoro finora.“

Niente è perduto per il nordirlandese. Un po’ più di precisione nel putting e Rory può diventare un serio candidato al cardigan rosso.
A pari merito al quinto posto troviamo anche Jason Day che oggi ha fatto registrare con -8 il miglior punteggio della giornata.

L’australiano, vincitore di un Major il PGA Championship del 2015, sconta purtroppo la giornata negativa di giovedì quando partito tra i primi ha dovuto giocare con un vento ad oltre 60 km/h, finita a +4 con terribile triplo bogey alla buca 3 (due volte in acqua). Oggi invece un giro da campione vero. Sei birdies, un eagle ed un solo bogey alla buca 17.

Una forma spettacolare. Anche se ha quattro colpi di ritardo, Jason sarà un cliente difficile per il week-end.
Il taglio. Il percorso di Bay Hill ha confermato la sua proverbiale difficoltà. Il taglio che terrà dentro i migliori 50 è fissato a -4 e già si hanno i primi verdetti. Restano fuori tra i vincitori di quest’anno Nick Taylor primo al Sony Open nelle Haway, Harris English vincitore del Farmer Insurance, Thomas Detry laureato al Genesis Invitational, e Brian Campbell e Joe Highsmith

vincitori delle ultime due prove, il Mexico Open e il Cognizant . Il percorso di Bay Hill è un campo che non perdona. Non servono i titoli, ma un golf perfetto. “You must play boldly to win” diceva Arnold Palmer. Devi giocare in modo audace se vuoi vincere.
