Arnold Palmer Invitational : Dopo il Pro-Am pronti per il primo tee shot.

Arnold Palmer Invitational : Cronaca del mercoledì.

Mercoledì il giorno della Pro-Am, ultima per testare il campo, i green, i bunker. Purtroppo giornata grigia ed umida. Durante la notte ha piovuto ed i green non sono veloci come ieri, ne come lo saranno giovedì quando la meteo prevede sole tutto il giorno. Primo a partire Scottie Scheffler

tra i favoriti per la gara che inizia domani. Dopo aver ottenuto un T15 al suo debutto nell’edizione 2020 sul percorso da 7.466 yard, par 72, Scheffler ha trovato la chiave del successo alla sua seconda partecipazione nel 2022, conquistando il suo secondo titolo in carriera sul PGA TOUR.  Nel 2023, mentre difendeva il titolo, il texano era a un solo colpo dal leader dopo 54 buche, prima che un giro finale di 73 lo relegasse al quarto posto. Tuttavia, non si è lasciato scoraggiare e lo scorso marzo ha sollevato il trofeo per la seconda volta in tre stagioni, chiudendo a -15 (273 colpi) e dominando il campo con un vantaggio di cinque colpi, il più ampio margine di vittoria dal trionfo di Tiger Woods nel 2012.

Partenza alla buca 10 invece per Rory McIlroy il numero due del mondo.

Dopo il successo nel 2018, Rory   che non ha mai mancato il taglio ha chiuso nel 2023 al secondo posto e vanta  sei piazzamenti in top-10 in sette edizioni. Rory che ha vinto il signature event di Pebble Beach ha testato bunker e rough lasciato alto 10 cm per l’occasione,  e tagliato in direzione green tee in modo da nascondere la pallina che ha la sventura di finirci dentro, ed i velocissimi green in TifEagle Bermuda.

 Interessante anche seguire Xander Schauffle, il vincitore del British Open 2024,

l’ultimo Major disputato. Affabile come al solito il simpatico Xander ha dispensato consigli ai dilettanti della propria squadra, che in qualche occasione, ma partivano dai tee più avanzati, sono risultati più lunghi di lui con il driver.

Partecipa alla Pro-Am anche Hideki Matsuyama vincitore del Masters nel 2021.

E non ultimo Ludvig Aberg.

Lo svedese punta a due titoli consecutivi negli Eventi Signature! Ha iniziato con un +2 nel primo giro e ha comunque vinto il Genesis Invitational. La sua fiducia è alle stelle. L’anno di Åberg dovrebbe essere arrivato

Da domani si inizia a fare sul serio. Settantadue i giocatori in gara, con taglio, unico signature event che lo prevede, per i primi 50 e per i giocatori che saranno a meno di 10 colpi di distanza dal primo classificato.

Alcune statistiche significative

– Adam Scott è l’unico giocatore dal 1985 ad aver segnato un 62 (2014) ed è uno dei quattro che detengono il record del campo. 

– Tiger Woods (assente quest’anno) ha vinto otto volte questo evento, il record assoluto. Scheffler è l’unico in gara ad aver vinto più di una volta. 

– I fairway sono larghi 30 yard, 2 yard in più rispetto alla scorsa settimana al PGA National, e sono seminati con erba invernale. 

– I green in TifEagle Bermuda misurano in media 700 metri quadratie avranno una velocità di almeno 13 sullo Stimpmeter. 

– Il percorso presenta 84 bunker, 12 centimentri di rough e nove buche con ostacoli d’acqua. Il bunker sabbioso davanti alla buca 17 (par 3) è stato rimosso e sostituito da un’area di rough fitto. 

– Nessuna delle buche par 5 supera i 550 metri

– Dal 2016, solo Scheffler nel 2024 ha chiuso fuori dalla top 6 nella classifica di punteggio sui par 3. Tutte e quattro le buche par 3 misurano almeno 180 metri

– Gli ultimi sei vincitori si sono classificati tra i primi 10 per “greens in regulation”. 

– Da quando i green in TifEagle sono stati introdotti nel 2016, sei degli ultimi nove vincitori si sono classificati tra i primi sei nello SG: Putting e tutti erano T21 o meglio. Nessuna debolezza è ammessa questa settimana! 

### Altri giocatori da tenere d’occhio  

– Wyndham Clark (+5500), secondo nel 2024, ha chiuso cinque dei suoi ultimi otto round sotto il par. 

– Shane Lowry (+5000), terzo nel 2024, ha registrato sette degli ultimi otto round sotto il par. 

– Sungjae Im (+3900), terzo al debutto nel 2019, ha giocato ogni weekend e mai peggio di T21. 

– Viktor Hovland (+5500) non ha mai mancato un taglio a Bay Hill e ha due top 10 in sei anni. 

– Max Homa (+17000), T8 nel 2024, ha chiuso tutte e cinque le sue partecipazioni T24 o meglio. 

– Will Zalatoris (+5000) ha due top 10 in quattro apparizioni e una media score sotto il par. 

– Justin Thomas (+2500) ha chiuso 9 su 12 round sotto il par ma mai in top 10. 

– Patrick Cantlay (+2800) ha ottenuto un T4 nel 2023 ma un T36 nel 2024. 

– Russell Henley (+4400) ha giocato il weekend nelle ultime quattro edizioni, con un T4 nel 2024. 

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