(Foto Paola Petrini)
Cervia Adriatic Golf Club – Seconda giornata all’Open d’Italia numero 81. Temperatura sahariana, non meno di 37 gradi sui fairway assolati, aria secca e palline che volano in libertà. Difficile poi farle fermare sui green, ma comne diceva un vecchio slogan la potenza è nulla senza il controllo. In testa l’americano Gunner Wiebe 35 anni ancora nessuna vittoria in carriera, con 9 colpi sotto il par. Wiebe è tallonato dal tedesco Jannik De Bruyn, 24 anni, con 8 colpi sotto il par conseguenza di un ottimo meno quattro di giornata. A due colpi di distanza (-7 complessivo) Insegue un quartetto formato dal danese Friedrichsen, il sudafricano Stone, lo svedese Kinhult e lo spagnolo Otaegui. Primi italiani Andrea Pavan e Edoardo Molinari. Entrambi a quattro colpi dalla testa del torneo. Andrea ha chiuso la giornata con due colpi sopra il par penalizzato da un doppio bogey alla buca 9 (pallina persa e ripartenza dal tee) ed al Par 3 della 17 dove è finito fuori limite, mentre il più anziano dei fratelli Molinari ha chiuso la seconda giornata con un parziale di -3, mettendo a segno quattro birdie contro un solo bogey.
Il taglio fissato a -1 ha rispedito a casa nomi illustri come quello di Danny Willet

vincitore del Masters 2013, Eddy Pepperel e Cabrera Bella. Nei settantatré che si giocheranno il titolo sabato e domenica anche gli azzurri Migliozzi (-1), Scalise (-1), Vecchi-Fossa (-2) De Leo e

Manassero entrambi a -3, Edoardo Molinari e Celli a -4, e Pavan a -5. Dentro anche Patrick Reed, l’americano che gioca nel circuito LIV. Per lui il più seguito dal pubblico un -1 senza lode che comunque è servito a tenerlo dentro per il week-end finale.
Un torneo ancora molto aperto. Come si è già detto il caldo favorisce i giocatori di potenza, ma i green secchi pretendono precisione per arrestare la pallina il più possibile vicino alla bandiera. Domani sabato “Moving day”, la classifica potrebbe ancora cambiare.