Arnold Palmer Invitational : Day 3 Il moving day premia Collin Morikawa
Terza giornata all’Arnold Palmer Invitational e classifica rivoluzionata. Conduce a -9 l’americano Collin Morikawa seguita ad un colpo dal connazionale Russel Henley ed a due colpi a -8 dal canadese Corey Conners. Giornata calda, condizioni ottime per giocare golf, ma green duri e velocissimi che hanno messo a dura prova i giocatori in grande difficoltà nel fermare la palla negli approcci. Campo difficile da Major, prova il fatto che dei cinquantuno golfisti solo 22 hanno una carta sotto il par, con il leader che dopo 54 buche si trova solo a -10.
Morikawa

ha costruito la su leadership più che con la precisione del putt, con approcci millimetrici, fermando la palla spesso a meno di un metro dalla bandiera. Poi imbucare era quasi un gioco da ragazzi, sempre tenendo conto di essere a Bay Hill.
“Sì, sono molto contento. Potrei facilmente dire che ho lasciato lì un paio di putt per il birdie su alcune buche, ma nel complesso è stato un giro piuttosto senza stress.” Conferma il due volte vincitore di Major “ “Penso di aver fatto un ottimo lavoro sui green oggi, non limitandomi a cercare di avvicinarmi, ma colpendo con il giusto ritmo sui putt. Questi green sono scivolosi e, con le posizioni delle buche così insidiose, bisogna impegnarsi a colpire con una velocità molto delicata. L’ho fatto sin dalla prima buca.” Green complicati e scivolosi “Sì, penso di sì, perché sembra che non ci sia attrito sui green.” Continua il campione del PGA Championship del 2020 “Quando le buche sono posizionate in un certo modo, anche se sei appena fuori linea, la palla si muove molto di più perché non mantiene la traiettoria. Sono così veloci che devi colpire ancora più piano del solito, quindi è un modo di giocare molto diverso. Da ieri a oggi ho dovuto fare degli adattamenti, e con tutto questo sole la situazione peggiorerà.” Domenica sarà battaglia. “Credo di aver mancato il taglio negli ultimi due anni. Sono arrivato a questo torneo senza giocare al meglio in passato, e su un campo come questo, se non stai giocando bene, si vede subito. Non puoi fingere. Ma questo è stato uno dei miei primi tornei da professionista quando ero ancora un dilettante, nel 2017. Adoro questo campo da golf, lo trovavo fantastico, ho giocato bene e ho superato il taglio. Pensavo che avrei giocato bene qui, ma non è andata così. Però non mi sono mai presentato sentendomi davvero pronto. Su un campo come questo devi avere il completo controllo della palla, ed è quello che servirà domani.”
Segue con un colpo di distacco (-9) l’americano Russel Henley .

Trentasei anni, originario della Georgia, vanta 4 vittorie nel PGA Tour, l’ultima al WWT Championship nel 2022, mentre nei Major il suo miglior risultato è un quarto posto al Masters del 2023 ed una quinta posizione a The Open dello scorso anno. Oggi un grande giro con -5 di giornata, costruito pattando benissimo.
“Penso di aver fatto tutto piuttosto bene.” Dichiara Henley “Ho salvato alcuni par importanti. Alcuni colpi che ho mandato nel rough sono riuscito a gestirli e a fare par. Sento di aver colpito bene le linee sui green e di aver puttato davvero bene. Ho fatto delle buone salvezze di par nelle ultime buche. In generale, ho giocato alla grande.” Tanti miglioramenti per lui negli ultimi tre anni dopo l’ultima vittoria del 2022.
“Penso che gli ultimi tre anni siano stati i migliori della mia carriera nel golf. Penso di essere migliorato un po’ alla volta, mantenendo costanza nel mio lavoro e nel mio approccio. Ma la cosa principale è il supporto della mia famiglia. Mia moglie è incredibile, a volte sembra persino il mio psicologo! Ma è davvero di grande supporto, crede in me e mi dà forza interiore.” Conferma Russel che non si sbilancia per domani.
“Non lo so! (ride) Cercherò solo di fare del mio meglio su ogni colpo. Sai già che sarà una giornata difficile, ma tutti dovranno giocare nello stesso campo, quindi devi solo dare il massimo. Quando i green diventano così duri e veloci, colpire più green diventa un enorme vantaggio. Ci sono molti colpi intimidatori là fuori, quindi chi gioca in modo solido viene premiato. Anche solo colpire la palla a sei o nove metri dalla buca con costanza porta a dei benefici su questo campo.”
Segue a due colpi di distanza -8, con un meno tre di giornata il canadese Corey Conners.

Nato in Ontario trentatré anni fa Corey è professionista dal 2015 e vanta sul PGA Tour due vittorie entrambe al Valero Texas Open nel 2019 e nel 2023. Nei Major la migliore prestazione è un sesto posto al Masters nel 2022, seguita da un nono posto agli US Open del 2024. Una performance quella di oggi costruita con tanti fairway presi dal tee, ed un putter precisissimo. “Sì, penso semplicemente di aver mantenuto le cose semplici. Mi è sembrato di aver guidato la palla abbastanza bene. Ho mandato la palla in fairway quando ne avevo bisogno. Ho colpito molti ferri solidi oggi, dandoci possibilità di birdie. Non è affatto facile là fuori, bisogna essere davvero pazienti e non forzare nulla. Quindi, penso di aver fatto un buon lavoro in questo senso oggi. Sì, essere pazienti è la chiave principale.” Ha contribuito anche il nuovo putter con lo shaft al centro. Perfetto. “Sì, è un nuovo modello. L’ho sperimentato per alcune settimane ed è il primo torneo con esso. Sento di colpire davvero bene la palla e mi piace come appare e come si sente. Finora sono soddisfatto dei risultati. Lo shaft al centro è una novità per me. All’inizio mi sembrava un po’ strano quando l’ho messo giù, semplicemente perché era molto diverso. Ma ora mi sembra davvero buono e ho molta fiducia.” Molto adatto ai green come quelli di oggi. “Non credo. Indipendentemente da quello che stai usando, alla fine si tratta di sensazione e istinto. Mi piace quando i green sono veloci e sento di avere un buon tocco. Questa settimana ho fatto molti buoni putt lunghi. “ E domani nuova tattica “ Più o meno sarà la stessa cosa. Penso che i green continueranno a essere davvero duri e veloci. Sarà fondamentale avere il controllo della palla, rimanere nel fairway e cercare di imbucare i putt. Penso che questi green siano tra i più difficili, perché sono i più veloci e anche il vento li influenza molto. Oggi non era particolarmente ventoso, ma negli anni passati, quando il vento aumentava un po’, come succederà domani, diventava davvero impegnativo. Bisogna dare molta traiettoria alla palla e non colpire troppo forte su molti putt, il che rende difficile imbucare.”
In agguato dietro ai primi tre Jason Day a -7.

L’australiano non ha ripetuto la performance di ieri e si è fermato sun un meno di tre di giornata. Qualche put sbagliato di troppo ha compromesso la carta del vincitore del PGA Championship del 2015. Comunque Jason c’è e domani sarà in prima fila per la vittoria.
Delusione invece per Shane Lowry che con un +4 di giornata è sceso in settima posizione, mentre non riesce ad ingranare Rory Mc Ilroy che nonostante l’incitamento del pubblico anche lui ha consegnato una carta con più quattro sopra il par. Rory scende in decima posizione a sei colpi dal leader. Per lui mission impossible.
Domani grande giornata di golf, comunque vada sarà lo sport a vincere.
