Marco Simone Golf Club – E’ uno dei nostri giovani più promettenti. Marco Florioli, 17 anni di Bergamo e già campione del mondo a squadre insieme a Filippo Celli e Pietro Bovari. Ammesso agli Open d’Italia grazie ad una wild card della Federazione, Marco ha tenuto onore all’invito passando il taglio (da cui sono rimasti fuori anche professionisti come Arnaus e Colsaerts) ed ha chiuso con un onorevole +8. Anzi guardando le performance nei quattro giri ci si accorge che esclusa la terza giornata dove ha restituito una carta di +8, Florioli ha collezionato un +2 in apertura, un -1 il secondo giorno ed ancora oggi un -1.

Marco cos’è successo ieri “Ho giocato molto bene le prime 15, poi alla 8 sono andato in acqua dal centro del fairway ed ho fatto un triplo bogey ed anche alla 9 ho giocato un brutto tee-shot. Un pò il vento un po’ la tensione.”
Cosa hai imparato giocando con i professionisti “C’è tanto da imparare, ma la prima lezione è che loro non fanno errori stupidi, come andare in acqua dal fairway. Nei colpi standard i Pro fanno meno errori ed anche quando sbagliano sbagliano dalla parte giusta.”
Hai vinto un campionato del mondo amateur a squadre, come hai trovato il campo oggi “Questo campo ha un raft molto più alto di quello dove abbiamo giocato i mondiali. L’ho trovato molto più difficile ed anche i green buoni e molto veloci.”
Comunque tre buoni giri che promettono per il futuro “Certo sono contento della mia esperienza qui al Marco Simone. Il mio futuro è negli Stati Uniti. Andrò a giocare e studiare all’università di Wake Forest nel North Carolina.”
Una scelta pensiamo noi molto positiva che farà senz’altro fare il salto di qualità a Florioli che di qualità ne ha già tante. Un certo Jon Rahm ha già fatto lo stesso percorso. La strada è lunga, ma è quella giusta.
(Foto Paola Petrini e Bruno Tanci)