(Foto Paola Petrini)
Il danese con un birdie all’ultima buca si aggiudica la 78esima edizione degli Open d’Italia.
Golf Club Marco Simone Roma – Va al danese Nicolai Hojgaard vent’anni, la settanottesima edizione dell’Open d’Italia di golf. Il danese bissa una settimana dopo il successo del gemello Rasmus a Crans Montana.

Quattro giorni di gara intensi che si decidono all’ultimo putt della 72esima buca. In testa dopo il terzo giro del sabato Nicolai, sente la pressione del percorso decisivo della domenica. Tra alti e bassi si presenta alla buca 18 con un -12 che lo costringerebbe ai playoff con Tommy Fleetwood e d il polacco Adrian Meronk autore di ottimo -5 di giornata. Il tee shot non è dei migliori Nicolai finisce sul raft alto, da cui esce bene riposizionandosi sul fairway a una ottantina di metri dal green. Il colpo d’approccio è il suo capolavoro. Palla oltre l’asta, ma con un spin che la porta a meno di un metro dalla buca. Freddo come si conviene ad uno scandinavo Hojgaard imbuca per il birdie ed il titolo. Una bella storia perché Nicolai non aveva la classifica per giocare a Roma ed è entrato grazie ad una wild-card concessa dalla FederGolf. Mai invito fu più meritato ed onorato.